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E' nata Porta Castello
di Giuseppe Poliani


stazione degli autobus e, in fondo, il parcheggio
stazione degli autobus e, in fondo, il parcheggio - foto Fabrizio Radaelli

Un taglio di nastro vero, non finto, pericoloso o trionfalistico come altri tagli regionali o nazionali a cui abbiamo assistito in passato: oggi alle 9:30 è nata Porta Castello, il nuovo accesso alla stazione ferroviaria di Monza ed alla città, ma non solo.
Tutto questo è stato fortemente voluto dall'amministrazione monzese, con l'immediato impegno dell'assessore Marco Longoni, poi proseguito da Paolo Confalonieri, e grazie alla  collaborazione con RFI (Rete Ferroviaria Italiana) che ha messo ha disposizione 8000 metri quadrati ricavati dalla razionalizzazione del vecchio scalo merci dove è stato realizzato dalla società Metropark un posteggio auto e con Regione Lombardia che ha erogato contributi finanziari per il potenziamento del nodo ferroviario di Monza. Il comune di Monza da parte sua ha curato la realizzazione sia del sottopasso dal vecchio deposito merci ristrutturato fino a quelli esistenti che della stazione autobus e del deposito biciclette.
Inoltre RFI ha restaurato i vecchi sottopassi  dotandoli di nuova illuminazione e segnaletica fissa e variabile mentre la società Centostazioni ha ultimato i lavori di ristrutturazione dell'atrio della stazione ed a breve inizierà il restauro della facciata principale.
Ora il potenziamento delle linee ferroviarie promesso dalla Regione Lombardia dovrebbe portare la situazione trasporti ad un netto miglioramento rispetto al passato e l'area di Monza con la tutta sua nuova provincia dovrebbe beneficiarne.
Lo scenario urbano intorno a piazza Castello e allo “Urban Center” è completamente cambiato  e le circoscrizioni di Cederna e S. Donato possono finalmente godersi un po' più di città, comfort e servizi, ma tutta la città ne può trarre vantaggio: la città policentrica tanto derisa da alcuni si sta realizzando dopo anni di immobilismo, e di ciò va dato atto all'attuale giunta Faglia.
Oggi Monza più Viva è di nuovo realtà, insieme ad altre opere urbanistiche, servizi, ristrutturazioni, iniziative culturali.
"Ah ! Se l'avessero fatto sessant'anni fa" esclama un cittadino monzese oggi visibilmente soddisfatto ma anche rammaricato per non averne potuto usufruire quando era studente o lavoratore.
Ora non resta che aspettare i treni... puntuali e frequenti, come puntuale è stata la nostra amministrazione cittadina nel perseguire la realizzazione del programma elettorale proposto nel 2002 ai cittadini.
 
Giuseppe Poliani


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  2 settembre 2006